DA ETERO A BISEX - Taranto Trasgressiva

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Il mio cervello era in tilt mentre Riccardo continuava a dare al mio cazzo quel piacere così insolito e morboso. Camila si passò le mani tra i capelli e chiese:
- Lui è un ragazzo cattivo... ti piace la sua bocca?
Mi piaceva eccome la sua bocca e forse lui era un ragazzo cattivo, ma il pompino che mi stava facendo era sublime, ma io... io ero un boy, un gigolò... presumibilmente eterosessuale. Ho continuato a succhiare la figa di Camila che era a cavalcioni su di me e ho cercato di godere il più possibile. Mentre la mia lingua premeva contro la sua carne morbida, sentivo il liquido dei suoi succhi iniziare a fluire. I suoi muscoli pelvici si contraevano e i suoi gemiti si trasformavano in piccole grida incontrollate. Stava per venire sulla mia bocca e le sue cosce mi stringevano la testa così forte che non riuscivo a sentire quello che diceva Riccardo. Quando ha spostato il corpo di Camila, ho avuto pieno accesso al suo clitoride gonfio e ho detto al nostro partner di andare avanti col pompino.
Il bacino della sua ragazza si muoveva e la sua figa si sollevava dalla mia bocca. Ho concentrato la lingua sul clitoride e ho sentito le sue mani stringere le lenzuola con rabbia, mentre la vagina si contorceva sotto la pressione della mia lingua.
Ho diviso le labbra e ho cominciato a leccarla più in fretta fino a farle sollevare le gambe in aria. Il tempismo di Riccardo era perfetto e, anche se stavo facendo godere la sua ragazza, la sua bocca continuava a succhiare il mio uccello.
Baciava avanti e indietro dall'interno del mio inguine fino al mio scroto gonfio. Sentivo il suo respiro caldo sui maroni e sul cazzo. Ho aiutato Camila a scivolare via dalla mia faccia. Lei si è sporta in avanti e mi ha baciato assaporando i suoi stessi succhi. Intanto Riccardo esplorava ulteriormente il mio corpo fino a quando la sua lingua ha trovato il mio buco del culo. 
Era tutto così strano, ero tentato di lasciarmi andare, di eiaculare, ma quello era il mio lavoro, dovevo capire cosa volevano da me. Infatti Camila si è distesa e mi ha tirato per i capelli verso le sue cosce aperte, mentre Riccardo diceva:
- Dài, sfondale la figa... Dài!
Potevo vedere con la coda dell'occhio che si menava il cazzo duro come se stesse aspettando il suo turno.
Mi piaceva la vista del suo cazzo e della figa di lei, insomma... di entrambi. 
L'ho penetrata affondando fino alla cervice e lei urlava graffiandomi la schiena a ogni colpo. Lui ci fissava sempre più eccitato. Dopo che Camila ha goduto tremando e sudando, Riccardo si è spostato con prepotenza e ha preso il mio posto. Ha continuato a scoparla come un forsennato mentre lei urlava e veniva a ripetizione. A un certo punto gli ha chiesto di smettere perchè le faceva male, ma lui continuava senza darle retta.
Non so perchè l'ho fatto, ma ho deciso di intervenire. L'ho costretto a estrarre il suo cazzo e gliel'ho preso in bocca facendolo eiaculare. Poi lui ha fatto altrettanto con me. Avevo definitivamente oltrepassato il confine etero, succhiando un cazzo senza trovarlo ripugnante... anzi! 
Abbiamo fatto sesso estremo per un altro paio di ore e poi ci siamo addormentati. Mi sono svegliato in un letto appiccicoso e, dopo una doccia, li ho salutati e sono tornato a casa in macchina. Ormai non ero più un boy-gigolò etero... Ero bisex!

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